Mentre maggio sta finendo,e in tv c'è il Real nella finale
di Champions, sogno ancora la Spagna...
Le bellissime spiagge di Maiorca,il Paseo Marittimo,
le ramblas di Barcellona.
Come vorrei essere lì adesso a sorseggiare un daiquiri a
bordo piscina del Santa Monica come un anno fa.
Ah che bei ricordi...Le spiagge con le palme affollate
di belle ragazze,i locali notturni,gli hotel con le piscine
quanto le amo...
Spagna mia sei rimasta sempre nel mio cuore!
Che delizia le sere di maggio,quando sazio
dopo cena esco sul terrazzo ad osservare il
cielo e i campi davanti casa.
L'ora del crepuscolo è quella più bella.
Il sole già declina,che tranquillità,che pace!
Quanta armonia nell' aere dove svolazza placida la rondine
nel cielo quasi purpureo,e la campagna con le case giace lieta.
S'allungano le giornate,e s'avverte piano piano
l'arrivo dell'estate.
Sere di maggio quanta pace promanano nel mio cuor...
Domenica di fine maggio alla Villa Comunale sembrava
di essere a Villa Borghese a Roma,solo un po' più piccola
e angusta.
Nello stagno dei cigni mancavano solo le barchette a
galleggiare,io e te.Ma tutto c'era...
Che pace serena domenica pomeriggio,quando tutti erano
giù alla marina e qui armonia infinita tra i colori
e sensazioni primaverili come fitte al cuore.
Passeggiando sotto l'ombra dei pini marittimi,sul viale
lastricato di pietra grigia.
E poi affacciati sulla balconata ad osservare il golfo
di Vasto.Io e te.
Sabato mattina,casa assente, che silenzio
che pace.
Dalla finestra odo stormire le foglie al
vento.
Si espande la fragranza degli iris in sala
da pranzo mentre cadono in un secondo i petali
sul tavolino.
Staccato il pc,la musica della radio,rimango solo
nel mio intimo a esplorare la natura e il giardino
dalla finestra.Che pace soave...
Che pace soave stamani nella pineta.
Seduto sulla panchina a sentire le rondini,
intorno ai pini marittimi.
Ah che sollievo sostare qui senza pensieri
in compagnia della natura,la Marina di San
Salvo,il lungomare quasi deserto. Oggi la
spiaggia con tutte le dune sembra un deserto!
Più in là l'Adriatica con il viavai di macchine,
e io qui beato sotto le fronde a contemplare il
silenzio della natura...
Parigi sento più che mai la tua mancanza,la Senna che abbandonavo quando due anni fa tornavo a casa.
La strada della metro,da Porte Maillot a Neuilly sur Seine in autobus fino all'aeroporto.
Lasciavo il fiume dietro me,i canali,le biciclette,la gente che passeggiava e correva, le panchine sui prati.Che dolce ricordo...Vorrei essere lì in questo momento seduto in riva al fiume ad assaporare l'acqua e il sole, la pace soave delle chiatte che scivolano sul fiume.
Dove finirà la Senna? Dove finiranno i miei sogni? In quel giorno di maggio di due anni fache più non tornerà...
Quanta attesa per la Carrese a San Martino,
tutti assiepati sulle strade e sui balconi a casa
di vicini e parenti.
Io e i miei familiari nella vecchia casa di mia
zia Amelia del Canadà,ora tutta trasformata,
più non la riconosco...
Non c'è più il maggiolone nè la Cinquecento
bianca in garage, quanti ricordi,tanta l' emozione
rientrare nella vecchia casa tanto cara e familiare.
Sono quasi le cinque del pomeriggio,e la corsa
non parte ancora mentre i tifosi inneggiano
coi colori delle bandiere i loro carri.
La vecchia strada,il tratturo di campagna,i buoi
che iniziano a scaldarsi, Sale la tensione,adrenalina
pura.
Intanto m'annoio sulla terrazza,gironzolo qua
e là in attesa di conferme da parte della gente.
Guardo il mare lungo i tetti come vent'anni fà,
per spezzare la monotonia...
Poi ecco all'improvviso ecco la sirena della volante,
corrono i primi tifosi per via Marina.
Ecco che sale gagliardo il carro dei giovanotti,
i buoi giallorossi indomiti percorrono la via della
vittoria fino all'arco di Porta San Martino.
Un tripudio di cori e vittoria che mi riporta indietro
negli anni quando esultavo con mio padre sempre sulla
terrazza di zia.
E' finita l'emozione durata il lampo di qualche secondo
all'arrivo,è finita la Carrese 2016.
